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MILANO (Palazzo Reale)

mostra inter milan

2013

Una mostra che parla di calcio a Palazzo Reale è stata per noi una sfida e un’occasione per esibire due personalità assolutamente divergenti ma simbolo di un’epoca gloriosa che ha come fulcro la città di Milano. 

Ci siamo calati negli spazi espositivi con l’intento di enfatizzare le “emozioni” che il curatore, Gigi Garanzini, in modo entusiasmante ha saputo trasmetterci come era avvenuto anche a Trieste con la mostra dedicata a Nereo Rocco. 

 

Alla mostra fa da sfondo la Milano del ’63 attraverso un ipotetico viaggio che si snoda tra linee immaginarie della citta’ percorrendo tematiche del periodo. 

Uno squarcio di cielo sulle volte proietta immagini che dal soffitto sembrano cadute a terra su pannelli scomposti per raccontare personaggi, luoghi e rivalità non solo calcistiche.

Il percorso espositivo si articola mantenendo costante un confronto tra i due pratoganisti, Nereo Rocco e Helenio Herrera, sottolineando le loro diversità con ironia e  senza retorica.

La volontà è quella di accompagnare il visitatore in ogni sala con immagini  evocative e atmosfere coinvolgenti attraverso schermi fluttuanti, proiezioni sospese e contaminazioni con oggetti del passato.

Abbiamo idealizzato una curva dello stadio che diventa un nastro espositivo in legno grezzo, che racconta con oggetti e immagini la vita dei due allenatori; mentre maglie e indumenti sono sospesi in dischi trasparenti come ideali sagome di palloni.

Simbolo di un grande striscione della curva un telo traslucido fluttuante nello spazio illustra video e interviste d’epoca, mentre una sala sarà dedicata alla rievocazione dello spogliatoio, con armadietti interattivi e docce che proiettano immagini e suggestioni con rumore di acqua e profumo di olio canforato.

La celebrazione dei trionfi delle due squadre rivali è enfatizzata attraverso un disegno ideale di un campo da calcio dove le linee a terra proseguono nelle strutture metalliche espositive dei trofei che si fronteggiano come le due porte avversarie.

L’allestimento è volutamente slegato da una continuità stilistica per giocare in ogni sala con alternanza di effetti ludici ed emozionali utilizzando materiali semplici e non artefatti.

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