BRESCIA
CAsa unifamiliare
2010
E’ necessario precisare che in seguito all’acquisto da parte della committenza di una casa già in costruzione in un lotto centrale di Brescia, ci siamo ritrovati a lavorare ad una preesistenza che mirava con il suo probabile aspetto definitivo ad allinearsi con il gusto dilagante che propone icone estetiche del passato.
Il progetto esistente, accanto ad una serie di costruzioni dei primi del Novecento, tentava di imitarne le fattezze con evidenti richiami di stile.
I committenti per questo edificio, già decisamente impostato, avanzavano la richiesta di scelte formali diverse, ma dovendo rispettare al massimo le potenzialità dei parametri edilizi rapportati alle misure del lotto, la volumetria e la distribuzione su più livelli è rimasta inalterata.
La minuziosa radiografia sull’impianto progettuale, nel suo stato di cantiere avanzato, trasforma le intenzioni in azioni da compiere, “è l’inizio della missione possibile”.
L’ipotesi progettuale prevede che un ipotetico guscio parassita avvolga l’edificio costruito formando una nuova pelle che con la sua trama ricuce vuoti e pieni, modificando linguaggio e proporzioni.
Connotando il “guscio e la pelle” attraverso l’utilizzo di materiali come le lastre in fibrocemento e la lamiera stirata, si è voluto rafforzare le scelte progettuali di un nuovo volume monilitico , unificando colori e materiali.
La sfida nell’intervenire su questo edificio è dettata dalla necessità di progettare “al contrario”, infatti abbiamo avuto la sensazione di ridisegnare la pianta attraverso i prospetti.
La libertà delle proporzioni nella composizione delle aperture utilizzando ampie finestrature, con alcuni inserimenti cromatici, nasce dalla voglia di scomporre la regolarità del precedente schema modificando affacci e spazi interni nel rapporto tra pubblico e privato.